Lettura “Signore degli Anelli” – Capitolo 1: Una Festa a Lungo Attesa

Con un leggerissimo ritardo, si parte con il vero e proprio romanzo. In realtà, per buona parte del primo capitolo siamo ancora in una fase di impostazione dei personaggi, Signore Anelli Smalldei temi, dei luoghi, come già aveva iniziato a fare il prologo. Verso la fine del capitolo, e specialmente nel seguente, si entrerà a tutti gli effetti nel mezzo dell’azione.

Una festa a lungo attesa

Oh, una festa! Che bel modo felice di iniziare un romanzo! Sembra quasi che si voglia accentuare il contrasto tra la vita idilliaca e felice degli spensierati Hobbit e le ombre e i pericoli del mondo esterno…

Ad ogni modo, a compiere gli anni sono, contemporaneamente, Bilbo e Frodo, i due Hobbit di Casa Baggins. Più precisamente, la data del compleanno sarà il 22 settembre, e per quest’anno si farà una grandissima vesta, visto che Bilbo compie 111 anni e Frodo invece 33 (la data della maggiore età per gli Hobbit).

Bilbo è uno degli Hobbit più famosi di Hobbiville: “sessant’anni prima era sparito di colpo, per poi ritornare inaspettatamente”, ricco e bizzarro. Stranamente, non sembra invecchiato di un anno, e all’avvicinarsi suo centoundicesimo compleanno ha lo stesso aspetto del cinquantesimo. Chi ha letto il Prologo (dovreste!) o lo Hobbit si ricorderà dell’Anello Magico che Bilbo aveva ricevuto in regalo vinto da Gollum – ora, non sono un esperto di Anelli del Potere, ma forse le due cose sono collegate?

Per quanto riguarda Frodo, è un lontano parente di Bilbo (figlio del suo cugino di secondo grado), ma decisamente il suo favorito tra i tanti nipoti. Sono già dodici anni che Bilbo lo ha adottato (i genitori di Frodo sono morti in un incidente in barca quando lui era giovanissimo), e portato con sé a Hobbiville. Nonostante l’adolescenza turbolenta, Frodo è ora un rispettato Hobbit.

Le notizie della festa si sono, giustamente, sparse per tutta la Contea. Ham Gangee, detto il Gaffiere, giardiniere per 40 anni di Casa Baggins (ora compito di suo figlio Sam), passa ore nelle piccola Osteria sulla via per Lungacque a raccontare storie su Bilbo e su Frodo, delle quali abbiamo un piccolo assaggio . Bilbo è bizzarro, certo, ma anche molto generoso e sicuramente un Hobbit per bene. Non ci sono gioielli nelle cantine, dice il Gaffiere, ma una cosa è certa: alla festa sono tutti invitati, e ci sarà un regalo per ognuno!

Le preparazioni continuano per settimane. Arrivano notizie di fuochi d’artificio, come non se ne vedono nella Contea da un secolo. Carri di gente da fuori (soprattutto Nani) portano strani pacchetti a Casa Baggins. Un giorno si fa vedere anche Gandalf lo Stregone, con il suo mantello grigio, sciarpa argentea e cappello a punta blu. Vengono rizzate tende e padiglioni, appesi lampioni, installata un’enorme cucina all’aperto. Quello che Bilbo chiama festa è in realtà un insieme di spettacoli e divertimenti, con regali per tutti (è abitudine degli Hobbit fare regali agli invitati della propria festa di compleanno, non il contrario).

Lo spettacolo di fuochi d’artificio è fantastico, con voli di uccelli luminosi, zampilli di farfalle, colonne di fuoco dorato, e così via. Il segnale per la cena è un enorme fuoco d’artificio a forma di Drago dorato, estremamente verosimile, che vomita fiamme e vola sibilando sulle teste della gente (poveri Hobbit, sono rimasti tutti terrificati).

La festa sta proseguendo benissimo, ed è la migliore a memoria di Hobbit. È il discorso finale di Bilbo che, però, rovina un po` tutto: sta tirando troppo per le lunghe, tutti hanno paura che stai per arrivare una canzone o poesia. Bilbo si ferma per un attimo, e poi annuncia: “è giunta la fine. Me ne vado. Parto subitoAddio!” – per poi sparire in un lampo accecante.

Tutti gli Hobbit sono esterrefatti, e anche un po` offesi per quello che sembra uno stupido e ridicolo scherzo. Ma ehi, inutile discuterne più di tanto, alla fine è una festa, conviene tornare a festeggiare!

A non essere sorpresi sono Frodo e Gandalf. Entrambi sapevano dei piani di Bilbo, e ovviamente sanno dei poteri magici dell’Anello. Frodo rimane ad assicurare gli Hobbit alla festa, mentre Gandalf raggiunge Bilbo all’interno di Casa Baggins, proprio mentre si stava preparando a partire.

Bilbo è contento dello scherzo, e non può fare altro che ridere pensando alla faccia dei suoi ospiti quando è sparito. Incominciamo però a intravedere qualcosa di buio, di oscuro nella sua anima: ha bisogna di una lunghissima vacanza, ci dice – eterna, anzi, per essere precisi. Inizia a sentire un peso in fondo al cuore, e ha come l’impressione di essere sottile, come del burro spalmato su una fetta troppo grande.

Gandalf, a questo punto, gli chiede se ha intenzione di lasciargli l’anello, come erano d’accordo. Bilbo balbetta un momento, e poi annuisce: è già là sul camino – anzi, no, è ancora in tasca. Alla fine, perché dovrebbe liberarsene? È sempre stato suo, il suo tesoro. Gandalf insiste, e Bilbo si arrabbia sempre più: “sii certo che non l’avrai!”

Bilbo allunga la mano verso l’elsa della sua piccola spada, ma non è cosa saggia da fare quando si ha davanti uno Stregone. Gandalf si erge alto e minaccioso, la sua ombra riempie la stanza, i suoi occhi lanciano fiamme: “guai a te se ripeti una sola volta quel che hai detto! Vedrai Gandalf il Grigio perdere le staffe.”

L’Hobbit non riesce a reggere lo sguardo, e si mette a tremare. A quanto pare, l’Anello inizia ad essere un peso per lui, come un occhio che lo guarda fisso, che lo tenta. Non riesce più nemmeno a tenerlo in un cassetto, deve sempre averlo con sé. Finalmente, grazie alla persuasione di Gandalf, riesce con difficoltà a metterlo in una busta, e lasciarlo sul caminetto, vicino all’orologio.

Dopo un istante di rabbia, finalmente la faccia di Bilbo lascia lo spazio a un’espressione di sollievo. Sceglie il suo bastone preferito, chiama tre nani dalle varie stanze di Casa Baggins, e si mette in cammino, nella splendida notte piena di stelle. La via prosegue senza fine, canta, attraversando la notte come un fruscio di vento nell’erba.

Nella notte e nel giorno successivo, Frodo viene lasciato a salutare gli ospiti, e consegnare un’infinità di pacchetti e piccoli oggetti di arredamento, etichettati da Bilbo in persona per i suoi amici e parenti più stretti.

Gandalf si fa vedere nel pomeriggio un’ultima volta, per discutere con Frodo dell’Anello. Ha riflettuto sulla sua natura, dice, soprattutto dopo gli eventi della sera precedente. Deve partire per cercare informazioni. Nel frattempo, bisogna tenerlo segreto, e usarlo il meno possibile.

Dopo di che, parte anche Gandalf, e passerà molto tempo prima che Frodo lo riveda.

Il commento di LoC

La vita degli Hobbit è senza dubbio affascinante. Pranzi e cene, feste, regali, spettegolare all’Osteria – un sogno. Come nel prologo, anche qui siamo bombardati di notizie, dai nomi delle famiglie (Baggins, Boffin, Tuc, Brandibuck, Scavari, Paffuti, Tronfipiede Tronfipiedi, …) alle usanze Hobbit, dalla storia di Bilbo (raccontata dal Gaffiere) a quella di Frodo.

Alla Festa si arriva tutto sommato rapidamente, anche se si capisce abbastanza presto che Bilbo non è del tutto a suo agio: ripete più volte che ha bisogno di una lunga vacanza. Noi sappiamo, finito il capitolo (ma senza spoiler!), che l’Anello è probabilmente il motivo. Chi avrebbe mai detto che gli Anelli magici hanno delle controindicazioni, giusto?

L’Anello sembra anche avere una sua volontà, il che lo mette sicuramente nell’insieme degli Oggetti Magici Che Non Dovrebbero Finire Nelle Mani Della Gente Comune. Ha convinto Bilbo a non lasciarlo mai incustodito, ed è solo grazie alla sua forza di volontà che l’Hobbit riesce a resistere alla tentazione di metterlo al dito a ogni occasione buona. C’è insomma qualcosa di grosso che bolla in pentola.

I fuochi d’artificio sono un ottimo tocco, compreso il Drago di Fuoco che vola sugli Hobbit terrorizzati. Quello e tanti altri piccoli dettagli che ci aiutano a ricordare e collegare il Signore degli Anelli con lo Hobbit: sono dei Nani a portare regali, nella Contea si spettegola ancora sulle ricchezze di Bilbo, i Sackville-Baggins sono ancora alla ricerca di pezzi di arredamento (e coltelli d’argento).

Frodo è ancora un personaggio piuttosto piatto, presentato solo in funzione dello zio. Ama Bilbo, e l’avrebbe seguito ovunque, se lui gliel’avesse chiesto. Ha avuto un’infanzia felice, con i suoi amici Merry e Pipino, e dopo la morte dei genitori è stato adottato da Bilbo – che guarda caso compie gli anni lo stesso giorno (perdoniamo questa “coincidenza” solo perché Tolkien è Tolkien).

Gandalf invece fa un figurone già dal primo capitolo. Sembra un vecchietto inoffensivo, ma appena Bilbo lo minaccia avvicinando la mano all’elsa della spada, mostra un piccolo assaggio di cosa è capace. La sua ombra occupa la stanza, gli occhi sono fiammeggianti, ed è alto e minaccioso. Il film ha reso perfettamente la lunga discussione, in tutti i suoi particolari.

Il capitolo si conclude misterioso, con Gandalf che si interroga sull’origine dell’Anello, e parte “stranamente curvo come sotto il peso di un grosso fardello”. Ci viene fatto sapere che Frodo non lo rivedrà per molto tempo – per quale motivo? Cosa succederà?

Cattivo della settimana

L’anello. Direi che possiamo assolutamente considerarlo alla stregua di un personaggio secondario.

Ha una volontà tutta sua, e può influenzare il suo portatore. Ci vengono in mente i flashback di Gollum ogni volta che Bilbo chiama l’Anello “il mio tesoro”. In più, sappiamo che Bilbo non riesce più a starci lontano, ed è continuamente spinto dalla voglia di infilarselo al dito.

Lo scontro al termine della festa tra Bilbo e Gandalf mostra il Potere dell’Anello. Lo Stregone non sta combattendo contro il suo amico Hobbit, ma contro la forza dell’Anello stesso, che cerca di impedire a Bilbo di abbandonarlo. È terrificante pensare a un oggetto così piccolo che può esprimere tutta quell’energia.

Citazioni della settimana

“Elfi e draghi! Cavoli e patate son fatti per la gente come noi. Non ti impicciare degli affari dei tuoi superiori, o ti capiteranno guai a non finire.” – Il Gaffiere a Samvise Gangee

“Mi rincresce dovervi comunicare che quantunque, come vi ho detto prima, centoundici anni trascorsi in mezzo a voi siano davvero troppo pochi, ora è giunta la fine. Me ne vado. Parto subitoAddio!” – Bilbo

“Ogni tua parola dimostra sempre più chiaramente che sei diventato schiavo di quell’anello. Devi disfartene, e poi potrai partire ed essere libero.” – Gandalf

“Voglio rivedere le montagne, Gandalf, le montagne: e trovare un posto dove riposare. Pace e tranquillità.” – Bilbo

“Se non mi apri, Frodo, scaravento la porta attraverso tutta la caverna fino all’altro lato della collina” – Gandalf

 


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