Quinto capitolo!
I confini della Contea si avvicinano, e di Gandalf nessuna traccia. I Cavalieri sono più inquietanti che mai, ma fortunatamente Merry sul suo pony non è altrettanto pericoloso.
Una Congiura Mascherata
Siamo finalmente arrivati al traghetto sul Brandivino. Il fiume è calmo e placido nella notte, e brilla della luce dei lampioni posti sulle due rive, vicino agli attracchi. Sam è l’unico della compagnia a non aver mai attraversato il fiume in vita sua: gli sembra di lasciare indietro la sua vita, e di dirigersi verso le tenebre.
Sam è un po` un fifone, si capisce. Certo è che appena conclusa la traversata, gli Hobbit si guardano indietro, e vedono una figura scura, nella nebbia, sulla riva che hanno lasciato poco prima. Merry (che non sa nulla dei Cavalieri) è sorpreso, ma Frodo rimanda spiegazioni a più tardi. Per fortuna non ci sono imbarcazioni sulla sponda occidentale, oltre al traghetto che hanno appena usato, che può portare un cavallo e cavaliere nella terra di Buck, e il ponte più vicino è oltre venti miglia a nord. Dovrebbero essere, per il momento, al sicuro.
La nuova casetta di Frodo è appartata ma carina, all’antica. Ha un solo piano ed è lunga, quasi come una caverna hobbit; è già stata arredata con i vecchi mobili di Casa Baggins, e con il caminetto già acceso sembra di essere davvero a casa. A questo punto, il problema principale è con quale ordine si farà il bagno (lo so, lo so). È ovviamente cantata una canzone, in mezzo agli schizzi e spruzzi. A cena si mangiano i funghi di Maggot, e molte altre pietanze Hobbesche.
Terminato il pasto, Frodo, spinto dagli amici, decide che è il momento di vuotare il sacco: avvisa tutti, quindi, che ha intenzione di abbandonare la Contea per lungo tempo, e che i pericoli che hanno incontrato sul cammino sono uno dei motivi. Non vuole scendere nei dettagli, ma è importantissimo e non può fare altrimenti.
Ma i suoi amici sapevano già (quasi) tutto, e con l’aiuto di Sam avevano congiurato per accompagnare in segreto Frodo (ed ecco spiegato il titolo!). Merry aveva visto Bilbo, molti anni fa, usare l’anello per scomparire, ed era addirittura riuscito a leggere qualche pagina del suo diario dove ne spiegava la provenienza. In più, dopo la primavera, quando hanno iniziato a notare Frodo sempre più preoccupato, hanno deciso di intervenire, con Sam che faceva da portavoce – Gandalf, in effetti, aveva detto di partire con qualcuno di cui ti puoi fidare, non partire solo, e fare una compagnia di Hobbit è la cosa migliore in questi casi.
Frodo, alla fine, si arrende, e accetta di essere accompagnato dai suoi amici. Si canta una canzone per festeggiare, e poi si inizia a discutere della partenza. Si propone l’alba, ma probabilmente conviene partire anche prima. Il problema è che c’è da preparare tutto, dagli attrezzi alle vettovaglie, da.. e invece no! La congiura degli Hobbit è stata così efficiente che ci sono già sei pony pronti a partire, carichi di tutto punto. Frodo riflette però a lungo, e decide infine di partire appena fa giorno.
Non prenderanno però la strada: si è visto quanto pericoloso è. Dovranno passare per la Vecchia Foresta. Gli altri Hobbit sono terrorizzati dall’idea: la Vecchia Foresta è un posto molto pericoloso, e le storie che raccontano sono spaventose. Nessuno ha avuto fortuna laggiù, di notte in particolare. Ma è l’unica possibilità.
Finalmente arriva il momento di coricarsi, anche se tutti fanno molta fatica ad addormentarsi. Frodo ha un incubo.
Il commento di LoC
È un capitolo molto corto, di passaggio potremmo dire. I pericoli sono momentaneamente lontani, oltre la sicurezza del Brandivino (i cavalli non attraversano a nuoto un fiume così largo, vero?). Il ponte più vicino è lontanisssssssimo (20 miglia, quindi quasi 65 km in tutto per andarci e tornare indietro sull’altra sponda), quindi di sicuro prima del giorno successivo i Cavalieri non potranno arrivare.
Finalmente Frodo vuota il sacco con i suoi amici (una parte, almeno), ma scopre che gli Hobbit sono più svegli di lui e sapevano già quasi tutto. Una bella prova di amicizia, devo dire.
Non c’è molto altro da aggiungere: la Contea è ormai alle nostre spalle, con la sua sicurezza e campi e funghi e birra. Di fronte c’è la Vecchia Foresta, che già dal nome sembra un brutto poste, cosa che ci confermano gli Hobbit, soprattutto Grassotto, che è terrorizzato ma, per fortuna, non seguirà gli altri Hobbit nel loro viaggio (qualcuno deve pur stare indietro a badare alle faccende di casa).
Cattivo della settimana
Nessuno, direi.
Citazioni della settimana
“Cosa diamine è quell’affare” – Merry, riferendosi all’ombra di un Cavaliere Nero
“In che ordine entreremo [nel bagno]?” chiese Frodo. “Prima i più anziani oppure i più veloci? In entrambi i casi saresti l’ultimo, Mastro Peregrino.”
“I Brandibuck ci vanno [nella foresta], di tanto in tanto, quando gli gira,” disse Merry. “[…] Io ci sono entrato varie volte, per lo più di giorno, naturalmente, quando gli alberi sono insonnoliti ed abbastanza tranquilli.”